Il gusto del Bordeaux

Mag 10, 2021

Tra i miei itinerari per cantine non posso che ricordare quello di Bordeaux, uno dei territori più famosi e discussi del mondo del vino tra influenze, grandi miti e nuove evoluzioni.

La storia del vino bordolese risale fino all’epoca romana in cui furono piantati i primi vigneti. Nel Medioevo, il matrimonio di Henry Plantagenet e Eleonora d’Aquitania aprì la regione di Bordeaux al mercato inglese consentendo quindi di salire sul palcoscenico del mondo. Il nome Bordeaux deriva dal francese “bord de l’eau” che significa “lungo le acque”e fa riferimento all’estuario della Gironda e ai suoi affluenti, alla Garonna e ai fiumi della Dordogna, che svolgono un ruolo fondamentale nella storia e nel successo di questa regione.

Nasce così una regione viticola che dalla città di Bordeaux si sviluppa verso est fino all’Oceano suddivisa in tre macro aree: la Rive Gauche, alla sinistra orografica della Gironda, la Rive Droite, alla destra della Dordogna e Entre-Deux-Mers che rappresenta la parte tra i due fiumi prima che confluiscano nella Gironda.

Nella Rive Gauche i terreni rocciosi sono quelli adatti al vitigno coltivato in prevalenza, il Cabernet Sauvignon. A nord-ovest di Bordeaux si trova la zona più importante, il Médoc, un susseguirsi di vigne a perdita d’occhio su cui si ergono pittoreschi Châteaux, custodi dei prestigiosi vini rossi “Premiers Crus Classés”: Château Lafite-Rothschild, Latour, Mouton-Rothschild (Pauillac), e Château Margaux. (il premier cru classé Château Haut-Brion ad eccezione degli altri non proviene dal Médoc ma dal Graves a sud di Bordeaux)

Nella Rive Droite i suoli argilloso-calcarei sono ottimali per il Merlot, vitigno maggiormente coltivato in questa zona, molto più collinare dove, sorgono le zone di Pomerol ed il pittoresco borgo medievale di Saint-Émilion. I famosi Châteaux Cheval Blanc e Pétrus sono proprio di queste parti. Ma è vero che il Merlot acquisisce densità e consistenza solo grazie all’aiuto del Cabernet Franc.

Il pilastro fondamentale della viticultura in Bordeaux è proprio il “savoir faire” dell’uomo che sceglie gli assemblaggi tra i differenti vitigni presenti: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot; ognuno che si esprime nella diversità dei terreni e nella molteplicità degli stili.

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