Le impressioni sulle annate 2018, 2019, 2020
Si ritorna finalmente tra i banchi di assaggio ed è sempre emozionante trovarsi assieme a colleghi ed amici in manifestazioni come il Chianti Classico Collection. Ho passato tutta la giornata del lunedì ad assaggiare circa 100 vini tra le tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione, perché come mi hanno insegnato in Francia, per comprendere le caratteristiche di una denominazione non solo occorre confrontare più vini della stessa annata, ma anche in annate diverse.
Nonostante i cambiamenti climatici abbiano delineato negli ultimi 5 anni delle vendemmie particolarmente favorevoli, tuttavia è possibile cogliere sfumature e peculiarità interessanti che sono state ben interpretate dalla gran parte dei produttori. Questo anche per la vastità del territorio, le differenze altimetriche e di suolo. Oltre a rappresentare l’annata come sintesi dell’esperienza territoriale nel calice, ho notato che la tendenza, sia nelle future strategie del consorzio, sia tra le aziende, è di andare verso una maggiore caratterizzazione in base alla propria identità territoriale. In questo modo emergono i caratteri omogenei dei vini all’interno della stessa zona/borgo/località ( le future unità geografiche aggiuntive u.g.a.) ed allo stesso tempo si differenziano rispetto alle altre.
Da queste differenze, sia stilistiche che di annata, è emerso un’interpretazione artistica davvero curiosa!
Annata 2018: l’Espressionismo
Dagli assaggi effettuati forse la più disomogenea, dai caratteri divergenti dove emergono le differenze stilistiche di interpretazione delle varie aziende. Per questo la definirei espressionista, ricca di sostanza, dove emerge meno la tecnica ma più l’esuberanza, che manifesta i suoi caratteri in modo diretto, dal coinvolgimento emozionale, con effetti cromatici di impatto.
Annata 2019: il Romanticismo
Rappresenta l’annata da palcoscenico, da grande pubblico: il linguaggio drammatico sinfonico nella musica, la spettacolarità della natura e la sua riproduzione realistica nell’arte figurativa, la più alta espressione di spirito, fantasia e sentimento nella poesia. Il Sangiovese mostra quindi la sua nota sopranile, con una forza di impatto sapida, quasi salata, emozionando e divertendo tra tensione e distensione.
Annata 2020: il Classicismo
Annata in cui vige le regola dell’ordine, equilibrio, armonia, cercando di ambire alla perfezione, soprattutto formale: la raffinatezza e melodia di una poesia, le misurate proporzioni di una figura, le studiate corrispondenze di un brano musicale. In un vino si traduce in equilibrio educato, dalle note floreali e buona qualità di frutta, dal tannino composto e integrato. Suggestivo ed aggraziato per la sua leggiadria ma poco emotivo per rigore e razionalità.